Il progetto

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Unico in Italia, novità in Europa

Il progetto

Fin dall’avvio dell'attività, DRI D'Italia ha lavorato continuativamente avvalendosi anche del contributo della principale società di ingegneria europea (Technip Energies), sviluppando due studi di fattibilità:  uno relativo a un impianto da realizzare a Taranto all'interno del sito ex ILVA  e l’altro a servizio  della filiera degli acciaieri elettrici prevalentemente ubicati nel nord Italia.

In tale contesto, DRI D'Italia ha maturato una familiarità sia con le specificità delle tecnologie applicabili alla produzione del preridotto, sia con le caratteristiche specifiche d’implementazione nel sito di Taranto.

Gli studi di fattibilità completati nel 2022, hanno dimostrato la sostenibilità economica del progetto di realizzazione di impianti di produzione di preridotto, pertanto il dossier tecnico economico per l’impianto da realizzare a Taranto è stato ufficialmente presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Economica delegato alla gestione economica delle risorse economiche assegnate a DRI d'Italia, nonché agli enti e alle istituzioni regionali e locali interessate.

Successivamente, nel 2023, è stata presentata l’“Analisi indipendente del Funding Gap nel framework di Aiuti di Stato per DRI d’Italia S.p.A.” realizzata da Brattle Group. 

L’impianto destinato alla produzione di preridotto da installare a Taranto nel complesso ex ILVA ha una capacità di 2.5 milioni di tonnellate annue.

La configurazione del processo produttivo prevede che il preridotto 

venga versato a una temperatura di 550- 600 °C nei forni elettrici che dovranno essere realizzati in quel sito, con conseguenti ricadute positive sul complesso esistente in termini di efficientamento energetico (risparmio di gas per portare in temperatura preridotto a freddo).

I prossimi passi saranno: quello di individuare la migliore tecnologia da utilizzare nel processo di produzione di preridotto con un'estrema attenzione allo studio di impatto ambientale e alle attività di di ingegneria, fondamentali per evitare complicazioni in sede di costruzione dell'impianto e quello di avviare l’attività di produzione con un focus sul continuous improvement del processo di decarbonizzazione, sia in relazione all'utilizzo efficiente delle fonti energetiche, sia in riferimento a tecnologie di processo alternative.

 

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